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5 ANNI

Tutte le attività che si svolgono in classe possono essere potenzialmente oggetto di una riflessione che amplia le competenze metacognitive. Il lavoro che viene fatto a questo livello dell’istruzione mira a promuovere le abilità di prerequisito perchè possano realizzarsi competenze future come quelle legate alla letto-scrittura.
In questa prospettiva, viene favorito l’apprendimento interattivo mediato. Le metodologie metacognitive che favoriscono questo apprendimento e che sono applicate con i bimbi dei 5 anni nella nostra scuola sono le seguenti:

dialogo filosofico: il pensare dei bambini si differenzia dallo stile di pensiero adulto in quanto molto improntato sul domandare. In questi termini si intende fare un percorso di natura filosofica ripensando alle origini della filosofia come domanda e meraviglia. Dialogo filosofico inteso quindi come un modo di dialogare, una forma di attenzione. Si riscopre insieme ai bambini l’importanza di stare nella domanda sull’esistenza, sul rapporto con chi ci circonda e sulle prospettive per il futuro, in attesa di una risposta plausibile ma mai comunque definitiva.
Compito importante dell’insegnante è quello di stimolare domande di senso, avvalendosi di testi narrativi semplici e legati al mondo fantastico dei bambini stimolando la loro curiosità. Attraverso il dialogo gli alunni apprendono le prime regole di un corretto rispetto delle opinioni altrui, imparando ad ascoltare e implementando il livello di attenzione.

metodologia Feuerstein: grazie a tale metodologia, vengono potenziate l’attenzione e la concentrazione che sono due aspetti cognitivi di grande importanza. In quest’ottica l’insegnante propone schede di pre-grafismo e altre per l’implementazione della motricità fine. Queste si basano sulla presentazione di stimoli visivi gradevoli, accompagnati da indicazioni, spiegazioni e procedure di lavoro di facile comprensione.
Viene inoltre sviluppata l’intelligenza emotiva in quanto le emozioni costituiscono la parte energetica della nostra mente. Si utilizzano a tal fine delle carte illustrate con simpatici personaggi grazie alle quali il bambino è in grado di riconoscere emozioni diverse e di abbinarle alle situazioni della sua vita quotidiana, di collegarle all’evento che le ha generate e quindi di comprendere i motivi dei propri comportamenti e di quelli altrui, divertendosi.
coding e robotica: la robotica educativa gioca un ruolo rilevante nell’aumentare la motivazione, il coinvolgimento degli alunni, favorisce l’apprendimento learned-centered, le abilità del problem solving, la creatività, la curiosità e il lavoro di squadra. Costruire o usare un robot è un modo di imparare giocando.
Studiare e applicare la robotica è importante anche per imparare un metodo di ragionamento e sperimentazione del mondo.

Nell’ambito di questo progetto, l’insegnante utilizza alcuni materiali di semplice comprensione come:
le carte giganti “Cody Roby”: costituiscono un kit per le attività di coding unplugged (senza dispositivi), sono tra le più diffuse nelle scuole italiane. I bambini assumono i ruoli di programmatori (Cody) e di robot (Roby), assimilando i principi base della programmazione mentre giocano insieme, muovendosi in aula, in palestra o all’aperto.

il “Cubetto”: Cubetto Coloring Pack è il kit con il simpatico robot Cubetto, che insegna ai bambini in modo naturale le basi della programmazione attraverso giochi e avventure.
Tutto in legno, tattile e resistente, senza schermi da guardare, è subito pronto per giocare. Si muove facilmente con piccoli blocchetti colorati: ogni blocco rappresenta un’azione e, combinando tra loro i blocchi sulla scheda, si crea il percorso e si dice a Cubetto dove deve andare.

le “Bee-Bot”: le api intelligenti possiedono dei pulsanti sulla schiena grazie ai quali è possibile programmare dei percorsi. Si muovono avanti, indietro, ruotano a destra e sinistra di 90°. Si possono così programmare dei percorsi creando strade e mappe insegnando l’orientamento, la geometria, le distanze.